Propedeutica Musicale

“Essere immersi nella musica non è solo una metafora, poiché ognuno di noi ancora prima di nascere è stato immerso in rumori, suoni e voci. Il nostro corpo è concepito per vibrare e percepisce la musica non solo con l’orecchio, ma anche attraverso una serie numerosa di recettori. Tutto il nostro corpo viene coinvolto dal suono e reagisce come uno strumento musicale, entrando cioè in vibrazione.”

La mia idea di laboratorio di Propedeutica Musicale

L’educazione musicale abbinata al corpo offre al bambino nuove possibilità espressive e comunicative. Non solo stimola la percezione uditiva, ma lo incoraggia anche ad esprimere sensazioni ed emozioni. Imparare a fruire con piacere il suono in sé, la musica, il rumore, il silenzio aiuta a prendere consapevolezza di una nuova dimensione e sviluppa sensibilità sulle dinamiche e sulla tensione. La possibilità di comunicare con i suoni, con i rumori, costituisce per il bambino una modalità espressiva strettamente legata allo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo-emotivo e sociale. All’interno del percorso educativo l’attenzione alla musica assume, quindi, un ruolo importante perché crea possibilità per arricchire il linguaggio, sviluppare la creatività e offrire occasioni per conoscere sé stessi e il mondo.

Struttura del laboratorio di Propedeutica Musicale

TARGET: Bambini da 3 a 8 anni

TEMPO: 60/90 minuti a settimana (per ogni gruppo/sezione di bambini)

LUOGO: Le attività verranno svolte in luoghi della scuola adeguati all’attività.

MATERIALI: CD, libri didattici, piccoli strumenti idiofoni, tamburelli, percussioni e strumentario ORFF.

STRATEGIE DIDATTICHE: saranno offerte più esperienze d’ascolto, osservazione, movimento mimico gestuale, drammatizzazione, interpretazione grafica, canto, musica d’insieme, ballo… Lo scopo è di variare le attività per ottenere reazioni diverse dai bambini, che risponderanno in modo personale ai vari tipi di stimoli, in base alla propria personalità, alle proprie attitudini, alle proprie esperienze. Ci si basa principalmente sul “far musica insieme” (come viene detto ai bambini) applicando il metodo Psico-Dinamico utilizzando l’ambiente, il proprio corpo, la voce, lo strumentario Orff, ma anche l’ascolto attivo. La partecipazione del proprio corpo in ogni bambino è utilizzata come espressione esteriorizzata (ritmo-parola, language dance, body percussion, psicomusica, interpretazioni e coreografie corporee). Si promuove la spontaneità, l’improvvisazione, il dialogo sonoro ma vi saranno anche esperienze organizzate dove si sperimenterà strutture, organizzazione e regole.

FINALITÀ

  • Promuovere la maturazione armonica del bambino, attivando le capacità di base (attenzione, concentrazione, discriminazione, logica-matematica, classificazione, semiotica, analisi e sintesi).
  • Promuovere lo sviluppo psicomotorio (conoscenza proprio corpo, controllo tonico, percezione sensoriale, schema corporeo, dominanza, coordinazione globale e motricità fine).
  • Sperimentare l’uso di diversi linguaggi comunicativi (verbale e non verbale).
  • Accrescere il grado di disponibilità alla relazione con gli altri.
  • Liberare l’immaginazione e la fantasia stimolando la creatività e l’inventiva.
  • Sviluppare l’interesse per l’ascolto della musica.
  • Sviluppare il senso del ritmo e della musicalità.
  • Condividere con i compagni l’esperienza di suonare, cantare e ballare.
  • Promuovere la responsabilità nella collaborazione e partecipazione di gruppo.

CAMPI DI ESPERIENZA

  • Il sè e l’altro.
  • Il corpo e il movimento.
  • Spazio, Tempo, Spazio-Tempo.
  • Immagini, suoni, colori e paesaggi sonori.
  • Conoscenza del mondo.
  • Dialoghi sonori nel verbale e non verbale.

METODOLOGIA

La metodologia punta ad essere “facilitante” e non “direttiva”, tesa a rendere protagonista ognuno, per “far uscire” più che a proporre atteggiamenti da imitare passivamente. I bambini di ogni sezione seguendo gli stimoli dell’esperto vivono esperienze significative. Il progetto prevede un percorso di esperienze sensoriali e ritmico motorie abbinato a momenti di attività ludico-canoro-musicale. Affinché l’esperienza musicale sia un momento significativo nella crescita del bambino, è necessario mantenere nella sezione un clima di serenità e di disponibilità affettiva facendo in modo che le attività proposte nascano da un gioco o da una situazione immaginaria; in questo modo si concretizza all’attività, per suscitare l’interesse dei bambini e per favorire il loro coinvolgimento nelle proposte operative.

ITINERARI DEL PERCORSO PROGETTUALE

  • Sviluppare la sensibilità musicale: favorire la fruizione della produzione presente nell’ambiente, stimolare e sostenere l’esercizio personale diretto, stimolando anche la musica di insieme.
  • Scoprire e conoscere la propria immagine sonora con l’impiego di diversi mezzi (uso della propria voce e del proprio corpo).
  • Discriminare la qualità dei suoni attraverso il movimento del corpo: lontano-vicino, lento-veloce, forte-debole, acuto-grave, ascendente-discendente.
  • Scoprire il ritmo (battito delle mani e dei piedi).
  • Giocare con il corpo esplorando le sonorità del corpo – Body Percussion.
  • Scoprire le potenzialità sonore di alcuni materiali (timbriche musicali).
  • Stabilire un rapporto tra suono gesto e simbolo.
  • Memorizzare ed eseguire collettivamente semplici giochi musicali.
  • Discriminare le emozioni suscitate dall’ascolto di musiche di vario genere.
  • Cantare, suonare, muoversi insieme percependo, interpretando e riproducendo dei suoni.
  • Forme del Sentire (E. Strobino): Ripetizione-Cambiamento, Crescendo-Decrescendo, Accumulazione-Rarefazione, Accellerando-Rallentando, Continuo-Intermittente, Figura-Sfondo.
  • Circle Songs.
  • Verbalità-Non Verbalità, Improvvisazione e Dialogo Sonoro.
  • Giochi sonori (aiuola di vocali, aiuola di risate, una zanzara colpisce ma …, il raffreddore si attacca)
  • Musica e Movimento (M. Spaccazocchi).
  • COS (Cordone Ombelicale Sonoro): Vocalità e Bordone.
  • Lo scarabocchio musicale giocando con la voce.

Tale itinerario progettuale è solo una ampia panoramica di esperienze proponibili senza obbligo di svolgere totalmente quanto sopra riportato, poiché dovrà essere valutato in base alle capacità e disponibilità individuali e di ogni gruppo di lavoro.

L’attivazione del laboratorio prevede oltre alle lezioni di attività:

  • un incontro organizzativo e calendarizzazione con insegnanti e/o referente;
  • copertura assicurativa RCA professionale;
  • stesura progetto/contratto/incarico istituzionale controfirmato;
  • eventuale lezione aperta ai genitori con attività prettamente laboratoriale;
  • eventuale attestato finale per ogni singolo bambino (stampato dalla scuola o consegnato digitalmente).

La mia formazione:

  • DIPLOMA IN ATTIVITÁ SOCIALI (spec. Dirigente di Comunità)
  • LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE
  • MASTER POST-UNIVERSITARIO IN PSICOMOTRICITA’ FUNZIONALE
  • MASTER UNIVERSITARIO di primo livello: EDUCATORE MUSICALE PROFESSIONALE – Esperto in didattica musicale per la scuola primaria e secondaria di primo grado (vedi sotto dettaglio aree formative)
  • Ulteriore formazione in corso riguarda la famosa e storica “scuola quadriennale di musicoterapia di Assisi (CEP)” dove ho avuto l’opportunità di frequentare laboratori di didattica musicale con M.Spaccazocchi, E.Strobino, A. Conrado, P.Cerlati e sono attualmente iscritto al quarto anno con esami svolti regolarmente.